Presentazione

Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche -Area Tecnico Diagnostica.

Tutti gli allievi che hanno conseguito il diploma di laurea triennale in una delle classi ricomprese nella Laurea Magistrale in  Scienze delle Professioni Sanitarie Tecniche, Area Tecnico-Diagnostica (LM/SNT/3) o titolo equipollente avranno accesso alla Laurea Magistrale.
Il laureato Magistrale, al termine del percorso biennale deve essere in grado di:

  • Coordinare organizzazioni semplici e complesse utilizzando strumenti e misure per la pianificazione, gestione delle risorse umane della contabilità nell’economia aziendale.
  • Rilevare e valutare criticamente l’evoluzione dei bisogni diagnostici e programmare gli interventi negli ambiti dei servizi diagnostici della classe di appartenenza.
  • Sviluppare capacità di direzione.
  • Individuare i fattori di rischio ambientale, valutarne gli effetti sulla salute e predisporre interventi di tutela negli ambienti di lavoro.
  • Gestire gruppi di lavoro e applicare strategie appropriate per favorire i processi di integrazione multi professionale ed organizzativa.
  • Gestire piani di sviluppo professionale, che includano continue valutazioni, definizioni e identificazione degli obiettivi e l’attuazione per il loro raggiungimento.
  • Effettuare una ricerca bibliografica sistematica, anche attraverso banche dati e i relativi aggiornamenti periodici.
  • Effettuare revisioni della letteratura, anche di tipo sistematico, finalizzate alla realizzazione di un articolo scientifico.
  • Collaborare con progetti di ricerca quantitativa e qualitativa.
  • Verificare l’applicazione dei risultati delle attività di ricerca per il miglioramento continuo delle attività in ambito diagnostico.
  • Praticare nel rispetto delle principali norme legislative che regolano l’organizzazione sanitaria, nonché delle norme deontologiche e di responsabilità professionale.
  • Decidere e applicare tecniche adeguate alla comunicazione individuale e di gruppo e alla gestione dei rapporti interpersonali con i pazienti e i loro familiari.
  • Valutare i risultati individuali e collettivi dei pazienti utilizzando valide e affidabili misure che tengano conto dell’ambito in cui i pazienti stanno ricevendo gli appropriati approcci diagnostici, le variabili della competenza culturale e l’effetto dei fattori sociali.
  • Collaborare con il team di cura per realizzare l’applicazione e lo sviluppo di protocolli e linee guida.
  • Organizzare ed interpretare correttamente l’informazione sanitaria dello specifico professionale dalle diverse risorse e database disponibili.
  • Utilizzare la tecnologia associata all’informazione e alle comunicazioni come valido supporto ai percorsi tecnico-diagnostici in approcci diagnostici, terapeutici e preventivi e per la sorveglianza ed il monitoraggio dello stato di salute.
  • Documentare la propria pratica diagnostica anche ai fini di successive analisi per il miglioramento.
  • Progettare e realizzare interventi formativi per l’aggiornamento e la formazione permanente afferente alle strutture sanitarie di riferimento.
  • Partecipare e osservare processi di gestione, conduzione e programmazione di un Corso di laurea triennale e magistrale, master di I e II livello.
  • Partecipare alla progettazione e gestione di attività didattiche nell’ambito della formazione permanente rivolte ai professionisti dell’area tecnico-diagnostica.

1° ANNO finalizzato a fornire i modelli concettuali e metodologici delle 4 aree di competenza del laureato magistrale
Area della ricerca – metodi della statistica e dell’epidemiologia per trasferirle nell’ambito della ricerca del contesto sanitario, clinico, tecnico-diagnostico e dei compiti specifici della classe di appartenenza. Metodologia della ricerca per una pratica sanitaria basata sulle evidenze scientifiche.
Area professionale – La logica e filosofia delle Scienze Tecnico – Diagnostiche e approfondimenti bioetici.
Area del management – principi e metodi di economia e programmazione sanitaria, approfondimenti di diritto amministrativo e del lavoro.
Area formativa – modelli pedagogici , modelli dell’apprendimento degli adulti e dall’esperienza e metodologie tutoriali.
È prevista un’esperienza di stage e seminari in servizi accreditati a scelta dello studente finalizzata a costruire un progetto di miglioramento rilevante nella praticadiagnostica in ambito dello specifico professionale.

2° ANNO finalizzato ad applicare e contestualizzare i modelli teorici e le metodologie apprese nelle 4 aree di competenza del laureato magistrale e con specifico riferimento ai futuri contesti lavorativi
Area della ricerca – analisi di studi della ricerca qualitativa e quantitativa e allenamento alla deduzione delle implicazioni per la pratica diagnostica.
Area disciplinare – approfondimento dei più rilevanti progressi clinici, e organizzativi nell’ambito delle Scienze mediche e diagnostiche.
Area del management – approfondimento delle strategie di direzione e gestione dei servizi diagnostici, di gestione delle risorse umane, di progettazione degli strumenti di integrazione organizzativa e di valutazione della qualità delle prestazioni.
Area formativa – approfondire la progettazione e gestione di sistemi formativi di base e avanzati, di metodi didattici, la gestione dei gruppi di formazione, al fine di attivare eventi formativi specifici delle professioni tecnico-diagnostiche.

I laureati magistrali nella classe acquisiscono, nell’intero percorso formativo proprio delle singole professioni, la capacita’ di :

  • conoscere i principi dell’analisi economica e le nozioni di base dell’economia pubblica e aziendale;
  • conoscere in modo approfondito gli elementi essenziali dell’organizzazione aziendale con particolare riferimento all’ambito dei servizi sanitari;
  • conoscere i principi del diritto pubblico e del diritto amministrativo applicabili ai rapporti tra le amministrazioni e gli utenti coinvolti nei servizi sanitari;
  • conoscere gli elementi fondamentali della gestione delle risorse umane, con particolare riferimento alle problematiche in ambito sanitario;
  • conoscere le principale tecniche di organizzazione aziendale e i processi di ottimizzazione dell’impiego di risorse umane, informatiche e tecnologiche;
  • applicare appropriatamente l’analisi organizzativa e il controllo di gestione e di spesa nelle strutture sanitarie;
  • verificare l’applicazione dei risultati delle attività di ricerca in funzione del miglioramento continuo della qualità dell’assistenza;
  • effettuare correttamente l’analisi e la contabilità dei costi per la gestione di strutture che erogano servizi sanitari di medio-alta complessità;
  • applicare i metodi di analisi costi/efficacia, costi/utilità-benefici e i metodi di controllo di qualità;
  • conoscere gli elementi metodologici essenziali dell’ epidemiologia;
  • rilevare le variazioni di costi nei servizi sanitari in funzione della programmazione integrata e del controllo di gestione;
  • utilizzare in modo appropriato gli indicatori di efficacia e di efficienza dei servizi sanitari per specifiche patologie e gruppi di patologie;
  • individuare le componenti essenziali dei problemi organizzativi e gestionali del personale tecnico sanitario in strutture di media o alta complessità;
  • conoscere le norme per la tutela della salute dei lavoratori (in particolare, di radioprotezione);
  • operare nel rispetto delle principali norme legislative che regolano l’organizzazione sanitaria, nonché delle norme deontologiche e di responsabilità professionale;
  • conoscere e applicare tecniche adeguate alla comunicazione individuale e di gruppo e alla gestione dei rapporti interpersonali con i pazienti e i loro familiari;
  • individuare i fattori di rischio ambientale, valutarne gli effetti sulla salute e predisporre interventi di tutela negli ambienti di lavoro; approfondire le conoscenze sul funzionamento di servizi sanitari di altri paesi; gestire gruppi di lavoro e applicare strategie appropriate per favorire i processi di integrazione multi professionale ed organizzati va;
  • acquisire il metodo per lo studio indipendente e la formazione permanente;
  • effettuare una ricerca bibliografica sistematica, anche attraverso banche dati, e i relativi aggiornamenti periodici;
  • effettuare criticamente la lettura di articoli scientifici;
  • sviluppare la ricerca e l’insegnamento, nonché approfondire le strategie di gestione del personale riguardo alla specifica figura professionale;
  • raggiungere un elevato livello di conoscenza sia scritta che parlata di almeno una lingua della Unione europea;
  • acquisire competenze informatiche utili alla gestione dei sistemi informatizzati dei servizi, e ai processi di autoformazione;
  • svolgere esperienze di tirocinio guidato presso servizi sanitari e formativi specialistici in Italia o all’estero, con progressiva assunzione di responsabilità e di autonomia professionale.

 

In particolare, i laureati magistrali nella classe, in funzione dei diversi percorsi formativi e delle pregresse esperienze lavorative, devono raggiungere le seguenti competenze:

  • in termini di collaborazione ,con le altre figure professionali e con le amministrazioni preposte per ogni iniziativa finalizzata al miglioramento delle attività professionali del settore sanitario di propria competenza relativamente ai singoli ed alle collettività, ai sistemi semplici e a quelli complessi di organizzazione sanitaria;
  • in termini di progettazione ed acquisizione sull’aggiornamento della professionalità dei laureati, assicurando loro la continua crescita tecnica e scientifica, nonché il mantenimento di un elevato livello di motivazione personale;
  • in termini di applicazione del sistema di controllo di qualità, seguendo in particolare il trascritto e l’aggiornamento del manuale delle procedure,
  • in termini di progettazione e sviluppo nell’automazione dei processi assistenziali, avendo altresì cura della tutela della professionalità specifica del singolo operatore,
  • ‘in termini di elaborazione, progetto e sviluppo di proposte per aumentare la sicurezza degli operatori ed eventualmente dei pazienti;
  • in termini di conseguimento o mantenimento dell’eventuale certificazione di qualità;
  • in termini di aggiornamento tecnico del personale e della qualità dell’ambiente di lavoro, favorendo lo sviluppo tra i vari professionisti di dinamiche interpersonali che promuovano la produttività senza indurre demotivazione o dequalificazione;
  • in termini di predisposizione della rotazione del personale tecnico tra diverse funzioni o linee assistenziali, quando ciò sia funzionale alla migliore valorizzazione del personale stesso;
  • in termini di assicurare la formazione continua e l’aggiornamento del personale;
  • in termini di collaborazione all’analisi costi/benefici delle diverse procedure assistenziali;
  • in termini di mantenere costanti rapporti internazionali con le rispettive strutture sociosanitarie specie nella Unione europea, allo scopo di favorire la massima omogeneizzazione dei livelli di intervento.